Rapporto tra mezzi di comunicazione e Istituzioni pubbliche - ODG

Rapporto tra mezzi di comunicazione e Istituzioni pubbliche

Maggio 9, 2019

Rapporto tra mezzi di comunicazione e Istituzioni pubbliche

A fronte di recenti episodi che hanno sollevato l’attenzione del Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria, si ritiene opportuno sottolineare l’esigenza del rispetto delle regole, anche quelle riferite al buon senso e alla buona educazione, nel rapporto tra mezzi di comunicazione e Istituzioni pubbliche, quando tale rapporto viene ad esplicarsi all’interno di sedi istituzionali impegnate nello svolgimento dei propri compiti, come ad esempio il Consiglio Comunale o quello Regionale.

Il giornalista deve essere messo in condizione di poter svolgere al meglio la propria attività professionale, preferibilmente in appositi spazi che consentano all’operatore dell’informazione di poter seguire le dinamiche delle varie sedute a pieno e senza possibili interferenze. Invitiamo pertanto i cronisti a segnalare all’Ordine eventuali possibili mancanze in tal senso, allo scopo di poter avviare confronti finalizzati alla creazione di tali spazi e possibilità operative.

Per converso il giornalista è chiamato ad operare nel pieno rispetto dell’Istituzione, non intralciando minimamente lo svolgimento delle sedute e non pretendendo dagli organi istituzionali interviste o foto al di fuori delle regole e degli spazi consentiti a tale scopo. In questo senso, vale la pena sottolinearlo, sono vigenti norme di legge che impediscono a chiunque, non solo ai giornalisti, di poter interloquire direttamente o indirettamente con il rappresentante istituzionale in quel momento impegnato nell’assolvimento del proprio mandato.

Lo stesso cronista, quando si trova ad operare all’interno di sedi istituzionali, deve rispettare eventuali indicazioni logistiche fornite dai vertici dell’Ente, mantenendo sempre un atteggiamento confacente al ruolo che egli ricopre in quanto organo di informazione dell’operato delle istituzioni medesime nei confronti dei cittadini.