Con sempre maggiore frequenza il Consiglio Regionale dell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria affronta vicende nelle quali si verifica un possibile profilo di commistione tra informazione e pubblicità.

Al di là dei casi che vengono presi in esame nelle competenti sedi disciplinari, è opportuno ribadire che le norme deontologiche della nostra professione impediscono tale commistione, anzi puntano a distinguere nettamente, e con assoluta chiarezza, l’ambito pubblicitario da quello informativo-giornalistico.

In Umbria il fenomeno non è presente in misura maggiore rispetto ad altre regioni, pur tuttavia i casi presi in esame nell’ultimo periodo risultano in crescita numerica rispetto agli anni precedenti. L’Ordine umbro prosegue nell’organizzazione periodica, con cadenza mensile, di incontri formativi dedicati alla deontologia professionale, con particolare riferimento ai temi più sensibili, tra i quali appunto la questione giornalismo-pubblicità. L’obiettivo è rendere chiara e netta l’inconciliabilità assoluta dei due ambiti, evidenziando come una eccessiva “vicinanza” mina la necessaria autonomia del giornalista e quindi la sua credibilità nei confronti della pubblica opinione.

Il Consiglio dell’ODG dell’Umbria invita i colleghi a prendere visione di quanto contenuto all’art. 10 del Testo Unico dei Doveri del Giornalista, rispettandone scrupolosamente le disposizioni.